a cura di Marinella Bianco, Acta Progetti
Nel Settecento tre volumi testimoniano che a Baldissero Torinese avevano luogo le Visite della Tempesta, vale a dire che dopo le tempeste che arrecavano danni alle vigne, si redigevano di fronte al notaio Testimoniali di esperti, richiesti dal Sindaco, per dichiarare tali danni e ne seguiva una visita di controllo effettuata da un emissario del Podestà. Si compilavano quindi le Ricevute di pagamento nel Registro e Bonificazione per ciascun particolare da risarcire, di cui il Serviente giurato della Comunità di Baldissero dava conto al Notaio e Segretario comunale, che procedeva alla stesura del registro di ricevute e poi di una relazione.
Nel primo volume, per esempio, le ricevute di pagamento del 1733 erano state rilasciate (come era usuale al fine di incontrare la maggior parte dei cittadini) “il 30 novembre giorno di Festa all’ora solita del Vespro all’uscita del popolo dalla Benedizione nella maggior frequenza d’esso, precedente il solito suono del Tamburo e avente davanti l’Albo Pretorio d’esso luogo posto solito per le pubblicazioni, ad alta ed intellegibile voce dettava…” così si compilava il registro pagando man mani i particolari che avevano subito danni. Il Registro rimaneva affisso pubblicamente fino a che tutti non fossero stati registrati.
I cittadini non ricevano i soldi subito, ma quando erano disponibili nel fondo per la Tempesta, a volte l’anno successivo. La moneta vigente era la lira suddivisa in denari e soldi, anche se Carlo Emanuele III di Savoia coniò proprio nel 1733 lo Scudo d’argento da 5 lire. Il totale dei rimborsi per l’anno 1733 ammontava a L. 626, soldi 10, denari 2.
Illustratore: Federico Carena